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Riccardo Campa - filosofo, sociologo, titolare della cattedra di Sociologia della scienza e della tecnica presso l'Università Jagellonica di Cracovia, presidente dell'AIT (Associazione Italiana Transumanisti) - si cimenta nel primo tentativo di ricostruzione sistematica della filosofia futurista. Nella prima metà del Novecento, parallelamente ad una costante sperimentazione nei più svariati ambiti artistici, il movimento fondato da Filippo Tommaso Marinetti ha espresso anche una "filosofia implicita", che si è materializzata in prese di posizione etiche, estetiche, poetiche, politiche, epistemologiche e persino metafisiche. Numerosi critici d'arte e letterati hanno studiato questi aspetti e si sono accorti dell'esistenza di una filosofia futurista, ma nella manualistica filosofica non le è stato dedicato nemmeno un rigo, forse in conseguenza del fatto che il Futurismo si è provocatoriamente proclamato antifilosofico. L'autore ha sentito perciò l'esigenza di evidenziare compiutamente questa presenza, convinto che di questa sistematizzazione e rivitalizzazione del pensiero futurista potrebbe giovarsi non soltanto il mondo accademico, ma anche l'intera società contemporanea.